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  • Domenica 21 ottobre 2018

La grande protesta anti-Brexit a Londra

Secondo gli organizzatori almeno 670mila persone hanno manifestato per chiedere un referendum sull'accordo finale tra il governo britannico e l'Unione Europea

Una bandiera dell'Unione Europea in Trafalgar Square, a Londra, durante la manifestazione contro Brexit del 20 ottobre 2018 (NIKLAS HALLE'N/AFP/Getty Images)
Una bandiera dell'Unione Europea in Trafalgar Square, a Londra, durante la manifestazione contro Brexit del 20 ottobre 2018 (NIKLAS HALLE'N/AFP/Getty Images)

Sabato nel centro di Londra c’è stata una grande manifestazione contro l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, organizzata principalmente per chiedere un nuovo referendum, questa volta sull’accordo finale tra il governo britannico e l’Unione. Secondo gli organizzatori, almeno 670mila persone, molte delle quali arrivate da altre parti del paese, hanno partecipato al corteo.

Partito da Park Lane, una delle strade attorno a Hyde Park, è arrivato fino a Parliament Square, di fronte al Parlamento, dove alcuni politici, sia conservatori che laburisti, hanno tenuto dei discorsi; tra questi c’erano il sindaco di Londra Sadiq Khan e la prima ministra scozzese Nicola Sturgeon, in videoconferenza. La manifestazione, chiamata People’s Vote cioè “Voto del popolo”, è durata quattro ore. Secondo un portavoce della polizia di Londra non ci sono stati scontri e nemmeno arresti rilevanti.

Quella di un nuovo referendum su Brexit è un’ipotesi che viene avanzata periodicamente negli ultimi anni, e con maggiore insistenza negli ultimi mesi, man mano che la scadenza per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea si avvicina – sarà ufficiale il 29 marzo del 2019 – senza che si trovi un accordo. Finora però sembra una prospettiva poco realistica, un po’ perché sarebbe molto complicato, ma soprattutto perché non c’è nessun segnale che faccia pensare che il governo conservatore intenda organizzarlo. Anche l’opposizione Laburista, del resto, è stata molto timida su questa possibilità.