Anche negli Stati Uniti ora è possibile comprare preservativi di diverse taglie
Una società di Boston ne produce di 60 misure diverse, per convincere gli uomini a usarli più volentieri
Dal 2011 in Europa è possibile scegliere preservativi di varie misure, mentre gli standard della Food and Drug Administration – l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici – permettevano fino a poco tempo fa solo un numero molto ridotto di lunghezze e larghezze. Ora non è più così: una società con sede a Boston ha iniziato a vendere preservativi personalizzati in 60 combinazioni differenti di lunghezza e circonferenza. E il New York Times si è chiesto se questo migliorerà e aumenterà l’uso del preservativo, l’unico metodo di controllo delle nascite che protegga contro la maggior parte delle malattie sessualmente trasmesse.
L’industria dei preservativi è giunta ormai a un livello notevole di specializzazione e di varietà di prodotti, ma molti uomini continuano a non apprezzarne l’utilizzo durante i rapporti sessuali al punto di decidere di non usarli. Oltre al fatto, non trascurabile, che in un rapporto eterosessuale è diffusa l’idea che alla protezione debba pensare la donna, molti dimenticano che il preservativo è l’unico metodo a proteggere non solo da una gravidanza indesiderata. La maggior parte degli uomini afferma poi che il preservativo crea disagio: perché non ci sono preservativi che si adattano bene alle proprie dimensioni e perché usando il preservativo il piacere è in generale ridotto, visto che riduce la sensibilità. Un recente studio condotto negli Stati Uniti ha scoperto che solo un terzo degli uomini usa i preservativi.
Molte idee per migliorare i preservativi non sono andate a buon fine e sono state spesso ostacolate dai costi dei test richiesti per soddisfare gli standard della FDA, che considera i preservativi come dispositivi medici. Nel 2013 la fondazione di Bill Gates – la Bill and Melinda Gates Foundation – aveva deciso di investire nel settore allo scopo di produrre una nuova generazione di preservativi, eccellenti al punto da convincere tutti gli uomini a usarli. Alla fondazione sono stati inviati centinaia di progetti: c’è stata una prima selezione e i progetti scelti sono stati finanziati con 100mila dollari ciascuno. Mark McGlothlin, che ha superato la selezione presentando un progetto per produrre preservativi in collagene, ha detto che mancano 2 milioni di dollari per effettuare le prove cliniche necessarie. Il risultato è che l’iniziativa della fondazione non ha ancora portato a nulla di nuovo sul mercato.
Se sui materiali non ci sono dunque molte novità, invece sul problema delle dimensioni ci sono stati dei miglioramenti. Fino a poco tempo fa negli Stati Uniti i preservativi dovevano avere una certa lunghezza standard, ma una serie di studi aveva mostrato che il pene eretto degli uomini americani aveva una lunghezza media inferiore a quella prevista dall’ente. «L’idea era che il preservativo dovesse essere abbastanza lungo per adattarsi alla maggior parte degli uomini e che la lunghezza in eccesso potesse essere arrotolata». Debby Herbenick, esperta di salute sessuale all’Università dell’Indiana, ha pubblicato con i colleghi uno studio condotto su 1.661 uomini che vivono negli Stati Uniti e hanno scoperto che l’83 per cento aveva lunghezze inferiori rispetto a quelle previste dai preservativi standard. Durante lo studio anche gli uomini con un pene più corto lamentavano di sentir stringere il preservativo, e questa sensazione era dovuta alla quantità di lattice non srotolato che restava alla base del pene.
I preservativi personalizzati che sono ora in commercio – e che sono prodotti da MyONE Perfect Fit – sono disponibili in lunghezze da 12,4 a 23,8 centimetri e circonferenze da 8,8 a 12,7 centimetri. I diversi modelli non prevedono però misurazioni in pollici o centimetri, ma combinazioni di lettere numeri casuali che corrispondono a una precisa dimensione e misura: un uomo potrebbe essere E99, un altro Z22. Sul sito si può scaricare un metro per prendere la propria taglia e ordinare il preservativo della propria misura. Davin Wedel, a capo di MyONE, ha spiegato che poche ore dopo l’inizio della vendita i clienti avevano ordinato i preservativi in tutti e 60 i formati. Wedel ha 50 anni ed è entrato nel mercato dei preservativi per gioco quando era uno studente. Lui e un compagno vendevano i preservativi in pacchetti con disegnata sopra la mascotte dell’università: «Abbiamo messo uno slogan divertente e un’immagine sul pacchetto del preservativo, per trasformarlo in qualcosa di diverso da un tabù».
L’intuizione di MyONE può essere utile, ma Debby Herbenick ha spiegato al New York Times che fare informazione sul preservativo è più importante che l’accesso a 60 diverse misure di preservativi. Secondo altri, anche se le taglie non porteranno a un “vero beneficio”, i preservativi personalizzati potrebbero aumentarne l’utilizzo, diventando per gli uomini semplicemente dei “potenziatori di fiducia” in se stessi. In Europa è difficile trovare un’ampia scelta di misure di preservativi al supermercato, a volte disponibile in farmacia ma più spesso online.