Elon Musk vuole farci viaggiare sui suoi razzi, sulla Terra
Ha proposto di usarli per spostarsi tra città molto distanti come New York e Shangai in poco più di mezz'ora, ma c'è ancora tempo prima di fare i biglietti
L’imprenditore statunitense Elon Musk ha proposto di usare i razzi della sua compagnia spaziale SpaceX per spostarsi da una città all’altra, qui sulla Terra. La proposta rientra nel piano (estremamente) ambizioso di Musk di costruire un sistema di trasporto interplanetario, che un giorno renda possibili viaggi di andata e ritorno verso Marte e la colonizzazione dello stesso pianeta. SpaceX sta già lavorando da qualche anno all’enorme e potente razzo e all’astronave che saranno necessari per un viaggio così lungo e pieno di incertezze, ma durante una presentazione all’International Astronautical Congress (IAC) ad Adelaide (Australia), Musk ha annunciato che lo stesso sistema potrà essere sfruttato per trasportare persone in qualsiasi punto della Terra in circa mezz’ora. Non ci sono ancora molti altri dettagli e la proposta sta già facendo discutere, e non solo gli appassionati di imprese spaziali.
L’idea è costruire rampe di lancio nei pressi delle grandi città in giro per il mondo – come New York, Tokyo, Londra, Dubai e Shangai – dalle quali far partire il gigantesco razzo BFR (sta per “Big Fucking Rocket”: è ancora un nome temporaneo) per spingere una grande astronave verso l’orbita terrestre, che avrà poi la capacità di compiere le manovre necessarie per un rientro automatico sulla Terra nella città di destinazione. Né il razzo né l’astronave esistono ancora, ma saranno gli stessi che SpaceX utilizzerà per le sue missioni su Marte.
Musk durante la presentazione ha mostrato un video che spiega efficacemente la sua idea. Un gruppo di persone sale su un traghetto a New York e raggiunge una rampa di lancio su una piattaforma, in un tratto di mare poco distante dalla città. Dopo avere caricato i passeggeri sull’astronave, collocata sopra al BFR, il razzo parte fino a raggiungere l’orbita dove si sgancia dall’astronave e torna indietro, per essere riutilizzato (è, su scala più larga, quanto avviene già oggi con i razzi riutilizzabili di SpaceX per inviare i satelliti in orbita e portare rifornimenti sulla Stazione Spaziale Internazionale). L’astronave prosegue il suo viaggio e avvia poi le procedure di rientro per atterrare, verticalmente, su una rampa a Shanghai. Il sistema consente di percorrere oltre 11mila chilometri in 39 minuti.
Viaggi di questo tipo sarebbero molto più veloci rispetto ai classici voli di linea o a quelli che offriva fino a qualche anno fa il Concorde, l’aereo passeggeri supersonico di British Airways e Air France. Secondo le stime di SpaceX, un viaggio Hong Kong-Singapore richiederà 22 minuti di viaggio, un Londra-Dubai o Londra-New York 29 minuti e un Los Angeles-Toronto 24 minuti. Nella parte di viaggio orbitale l’astronave raggiungerebbe una velocità massima di circa 27mila chilometri orari, diventando il mezzo di trasporto di massa più veloce mai realizzato nella storia dell’uomo.
Il sistema dovrebbe consentire di trasportare tra le 80 e le 200 persone a seconda dei casi e della configurazione delle astronavi. Musk ha detto che il costo del biglietto, una volta portato il sistema a pieno regime, sarà comparabile a quello di un volo transoceanico di una normale compagnia aerea.
Prima di immaginarvi a bordo di un’astronave super veloce, è bene ricordare che quella di Musk è solo una proposta, che ha occupato non più di 5 minuti in una presentazione molto più lunga e articolata dedicata ai progetti di SpaceX per l’esplorazione spaziale. Non è quindi chiaro quanto Musk faccia sul serio con questa iniziativa e rimangono aperte moltissime domande, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello economico e di semplice esperienza per i passeggeri. Un volo spaziale sottopone l’organismo a grandi stress, a cominciare dall’accelerazione cui si è soggetti al momento della partenza, quando si deve vincere la forza di gravità. Un viaggio di questo tipo, in compenso, potrebbe offrire a molte più persone la possibilità di sperimentare una parziale assenza di peso, oltre ai vantaggi di andare da un punto all’altro della Terra a una velocità e con una vista sul nostro pianeta senza precedenti.