Il presidente dell’Eurogruppo dice che i paesi del Sud Europa hanno sprecato i soldi
Se sperperi i soldi «in alcol e donne» non puoi chiedere aiuto, ha detto l'olandese Jeroen Dijsselbloem, e la metafora non è piaciuta a molti
Jeroen Dijsselbloem, ministro delle Finanze del governo dei Paesi Bassi e presidente dell’Eurogruppo, cioè l’insieme dei ministri delle Finanze dei paesi dell’eurozona, sta rifiutando varie richieste di dimissioni in seguito a una sua dichiarazione data al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung sul comportamento dei paesi del sud Europa nelle questioni economiche. Dijsselbloem ha detto:
«Durante la crisi dell’euro, i paesi del Nord hanno dimostrato solidarietà con i paesi interessati dalla crisi. Come socialdemocratico, do grande importanza alla solidarietà. Ma ci sono anche dei doveri. Non puoi spendere tutti i soldi in alcol e donne e poi chiedere aiuto».
La metafora utilizzata da Dijsselbloem non è piaciuta a molti politici dei paesi del Sud Europa: hanno chiesto le sue dimissioni, tra gli altri, il ministro degli Esteri portoghese Santos Silva e l’ex presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, che su Facebook ha scritto:
«Il Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha perso una ottima occasione per tacere. In una intervista a un quotidiano tedesco si è lasciato andare a battute stupide – non trovo termine migliore – contro i Paesi del sud Europa a cominciare dall’Italia e dalla Spagna. Penso che gente come Dijsselbloem, che pure appartiene al partito socialista europeo anche se forse non se ne è accorto, non meriti di occupare il ruolo che occupa. E prima si dimette meglio è. Per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee».
Dijsselbloem, il cui Partito del Lavoro è andato molto male alle elezioni olandesi della scorsa settimana, fermandosi al 5,7 per cento, durante una riunione del parlamento europeo a Bruxelles di martedì ha rifiutato di chiedere scusa per quello che ha detto. L’europarlamentare spagnolo Gabriel Mato ha insistito con le richieste di dimissioni, dicendo che le dichiarazioni di Dijsselbloem sono «inaccettabili» e che il presidente dell’Eurogruppo ha perso la sua credibilità. Anche Gianni Pittella, capogruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo, ha messo in discussione l’opportunità che Dijsselbloem rimanga capo dell’Eurogruppo, dicendo che le sue argomentazioni sono state «discriminatorie», e non scusabili «soprattutto per uno che dovrebbe essere un progressista».