Instagram metterà le pubblicità nelle Storie
Appariranno tra una e l'altra e si potranno saltare: la loro introduzione pare un po' prematura a qualcuno
Instagram ha annunciato che comincerà a inserire delle pubblicità all’interno delle sue “Storie”, i video composti da brevi filmati e foto che spariscono dopo 24 ore e appaiono in cima alla timeline. Inizialmente le pubblicità nelle Storie saranno testate con una trentina di società internazionali, come Capital One, Buick, Maybelline New York, Nike, Yoox, Netflix e Qantas: le pubblicità saranno fatte a loro volta di foto e video, come quella di Airbnb che Instagram ha diffuso per illustrare la funzione.
Instagram ha spiegato che circa il 70 per cento delle Storie vengono guardate dagli utenti con l’audio attivato, e quindi le pubblicità creano «un ambiente coinvolgente e a tutto schermo». Le Storie sono state introdotte lo scorso agosto, con un tentativo piuttosto evidente di imitare Snapchat, altro popolare social network basato sulla condivisione di foto e video che spariscono dopo un breve periodo di tempo. Gli utenti di Instagram che usano quotidianamente le Storie sono 150 milioni, e secondo la società in media una Storia su cinque fa ricevere all’utente che l’ha postata un messaggio diretto.
Il 70 per cento degli utenti segue almeno un marchio sul social network, ha detto Instagram, e questo fa sì che un terzo delle Storie più viste siano postate da quelle aziende che hanno già provato a usarle per farsi pubblicità. Finora però potevano solo preparare Storie da condividere con i propri follower: ora potranno decidere di mostrarle a un target di utenti preciso, per esempio i giovani tra i 20 e i 25 anni, e al di fuori della propria base di follower. Le pubblicità appariranno tra una normale Storia e l’altra, e saranno “skippabili” cliccando sullo schermo, per passare al video successivo, come succede normalmente.
TechCrunch ha scritto che le pubblicità saranno vendute sulla base del numero di impressions, e che basterà che l’utente inizi a vedere il video per contare come una visualizzazione: non sarà necessario che ci rimanga sopra per almeno tre secondi, come succede per i video pubblicitari su Facebook. Le Storie hanno avuto un vasto e rapido successo – hanno ora lo stesso numeri di utenti di Snapchat, circa – ma secondo qualcuno la scelta di cominciare a monetizzare l’opzione a meno di sei mesi dal suo lancio potrebbe essere prematura. Il fatto che Instagram abbia deciso di inserire così presto le pubblicità significa che ha molta fiducia nella crescita della funzione.
Tra le altre cose, Instagram ha anche annunciato che le società che hanno aperto un profilo business potranno vedere i cosiddetti “Insights” – cioè le statistiche sulle visualizzazioni e sulle persone raggiunte – delle proprie Storie, anche di quelle normali. Dallo scorso novembre è possibile aggiungere alle Storie dei link, a cui gli utenti accedono scorrendo verso l’alto sullo schermo: le aziende e varie celebrities lo stanno usando segnalando nel video il contenuto del link, e invitando gli utenti a cliccare (per comprare un paio di scarpe o un disco). Per ora non c’è una funzione analoga per le pubblicità, ma l’introduzione di questa funzione è nei programmi.