L’arresto di Raffaele Marra
È il capo del personale del comune di Roma, considerato molto vicino alla sindaca Virginia Raggi, ed è accusato di corruzione
Raffaele Marra, capo del personale del comune di Roma e considerato molto vicino alla sindaca Virginia Raggi, è stato arrestato con l’accusa di corruzione. L’indagine risale al 2013, quando Marra era a capo del dipartimento politiche abitative del comune di Roma durante la giunta di centrodestra guidata da Gianni Alemanno. Marra è accusato di aver ricevuto soldi per comprare a prezzi scontati alcuni appartamenti di proprietà di un ente previdenziale. Insieme a Marra è stato arrestato anche Sergio Scarpellini, un costruttore romano, accusato di avergli pagato alcune tangenti. In seguito all’arresto, il Movimento 5 Stelle ha annullato una manifestazione prevista per oggi a Siena.
In mattinata, il sindaco Raggi ha tenuto una breve conferenza stampa sull’arresto insieme al suo vicesindaco Daniele Frongia. Raggi ha detto che il Movimento ha sbagliato a fidarsi di Marra e che non ha intenzione di dimettersi, come era stato chiesto dalle forze di opposizione in consiglio comunale. Raggi ha detto che Marra è «soltanto uno dei 23 mila dipendenti del comune di Roma». Marra era da tempo al centro di numerose polemiche che avevano diviso anche gli stessi dirigenti del Movimento 5 Stelle. È sempre stato difeso da Virginia Raggi, che inizialmente gli aveva assegnato l’incarico di vicecapo di gabinetto, nomina che ha poi dovuto ritirare in seguito alle pressioni degli altri dirigenti. Raggi ha aggiunto di essere dispiaciuta per i cittadini romani e per Beppe Grillo, il leader del suo partito, che, ha aggiunto «aveva espresso qualche perplessità» sulla scelta di Marra.
Marra è un ex ufficiale della Guardia di Finanza che ha iniziato a lavorare con Alemanno quando l’ex sindaco di Roma era ministro dell’Agricoltura. Marra fu nominato dirigente dell’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (sì, esiste). All’epoca il capo dell’agenzia era un altro dirigente pubblico considerato vicino al centrodestra, Federico Panzironi, successivamente coinvolto in “Mafia capitale” e nella “parentopoli” dell’AMA, caso per cui è stato condannato in primo grado a cinque anni e tre mesi. Quando nel 2008 Alemanno vinse le elezioni, Marra (insieme a Panzironi) si trasferì al comune di Roma, dove divenne dirigente. Per alcuni anni lavorò anche per Renata Polverini quando era presidente del Lazio con il centrodestra.
La sindaca Virginia Raggi ha sempre collaborato strettamente con Marra negli ultimi mesi. Inizialmente lo aveva proposto come capo di gabinetto, un ruolo molto importante nell’amministrazione comunale, ma dopo le proteste di alcuni importanti dirigenti del Movimento ha dovuto rinunciare alla nomina.
L’arresto di Marra arriva al termine di una settimana convulsa per il comune di Roma. Giovedì la Guardia di Finanza è entrata nel municipio per acquisire una serie di documenti su alcune nomine sospette fatte dalla nuova giunta. Nella notte tra lunedì e martedì si è dimessa l’assessore all’Ambiente Paola Muraro, indagata dalla procura di Roma per il suo ruolo di consulente dell’azienda di smaltimento dei rifiuti di Roma.