I casi di abusi sessuali nella ginnastica americana
Negli ultimi 20 anni più di 368 giovani atleti, per lo più ragazze, sono stati molestati da allenatori e altro personale delle palestre
Negli ultimi 20 anni almeno 368 ginnasti e ginnaste americani hanno subito qualche forma di abuso sessuale dai propri allenatori o altre persone che lavoravano nelle palestre, secondo un’inchiesta durata nove mesi realizzata dai quotidiani Indianapolis Star e USA Today. Quasi tutte le vittime delle molestie emerse nell’indagine erano ragazze e in totale i responsabili degli abusi sono 115: nel corso degli anni hanno lavorato in diverse palestre, perché spesso, nonostante le accuse e i sospetti nei loro confronti, hanno trovato lavoro in altre strutture. I giornalisti di Indianapolis Star e USA Today hanno scoperto che molti allenatori licenziati o costretti a dimettersi non sono stati espulsi da USA Gymnastics, la federazione sportiva statunitense per la ginnastica (che ha sede a Indianapolis), e per questo hanno potuto trovare lavoro in altre palestre.
Tra le altre cose l’inchiesta ha scoperto un caso in cui bambine di 6 anni sono state fotografate nude, uno in cui un allenatore era solito mettere le dita sotto i body delle ginnaste, un altro in cui un allenatore faceva sesso ogni giorno con una ragazza di 14 anni. Il numero delle vittime di abusi potrebbe essere molto più alto rispetto ai casi che si conoscono.
Tra i 115 molestatori, ci sono l’ex allenatore Jeffrey Bettman, che al momento sta scontando una condanna di 25 anni di carcere per aver fatto 469 video pedopornografici mettendo delle telecamere nascoste negli spogliatoi delle palestre dove lavorava: 49 bambine e ragazze con età compresa tra gli 8 e i 16 anni sono state riprese da Bettman, in Oregon e in California. Prima di essere condannato l’anno scorso, Bettman ha lavorato per anni in diverse palestre, nonostante in due di queste fosse stato licenziato per avere avuto dei “comportamenti inquietanti” e fosse stato accusato di aver molestato una ginnasta. L’ex allenatore William McCabe invece era stato licenziato da due palestre della Florida prima che nel 2006 fosse condannato da un tribunale della Georgia, sempre per aver filmato dei bambini negli spogliatoi. L’ex allenatore Ray Adams invece è stato assunto in una palestra nonostante fosse stato licenziato o costretto a dimettersi da altre sei nel corso degli anni – in Missouri, Illinois, Ohio e Florida – perché non c’era nessuna denuncia a suo carico e USA Gymnastics non l’ha espulso. Spesso la federazione non viene informata dei licenziamenti dovuti a sospetti di molestie, perché, secondo l’inchiesta, nell’ambiente è molto frequente la tendenza da parte dei gestori delle palestre a ignorare il problema, perché temono di essere danneggiati da una denuncia verso i propri allenatori. Alcune ginnaste hanno raccontato di essere state convinte da altri allenatori, gestori di palestre e genitori a non parlare degli abusi subiti.
Lo scorso settembre Larry Nassar, ex medico di USA Gymnastics, è stato accusato di aver aggredito sessualmente più volte due ex ginnaste, tra cui un’atleta olimpica. Alcuni degli abusi sono avvenuti tra il 1994 e il 2000, quando la vittima era minorenne. In seguito Nassar è stato licenziato dal suo posto di insegnante e medico all’Università del Michigan, da cui sono arrivate altre 16 accuse di molestie a suo carico.
USA Gymnastics ha detto all’Indianapolis Star e a USA Today di aver cercato di evitare le assunzioni di persone colpevoli di abusi sessuali diffondendo i nomi degli allenatori con dei precedenti penali e dando del materiale informativo alle palestre. La lista degli allenatori accusati o condannati per molestie però è stata istituita solo nel 1997 e fino al 2009 non impediva agli allenatori di lavorare nelle palestre, ma solo di partecipare alle competizioni. Secondo l’inchiesta le misure preventive non sono state abbastanza rigide e per questo non hanno avuto l’effetto sperato. USA Gymnastics non può imporre vincoli troppo stretti alle palestre dato che queste sono indipendenti e le federazioni sportive nazionali non possono imporre regole che valgano in tutti gli stati americani. L’inchiesta dell’Indianapolis Star e di USA Today, dicono i giornalisti coinvolti, è stata in parte ostacolata da USA Gymnastics che ha cercato di impedire ai giornalisti di accedere a documenti riservati su come la federazione ha trattato i casi di molestie.