L’India ha ritirato dalla circolazione le banconote da 500 e 1.000 rupie
Per contrastare l'evasione fiscale: dopo l'annuncio ci sono state proteste e code agli sportelli
Per contrastare l’evasione fiscale il primo ministro indiano Narendra Modi ha annunciato il ritiro dalla circolazione delle banconote da 500 e 1.000 rupie, quelle di taglio più grande. La decisione è entrata ufficialmente in vigore dalla mezzanotte di martedì 8 novembre e ci sono state lunghe code agli sportelli, ai supermercati e dai benzinai. Molti commercianti hanno cominciato da subito a rifiutare pagamenti con quel tipo di banconote.
Durante un discorso televisivo Modi ha spiegato che le persone che possiedono contanti in tagli da 500 e 1.000 rupie non avrebbero dovuto farsi prendere dal panico, perché ci sarà tempo fino al prossimo 30 dicembre per cambiare quelle banconote in banca o alle poste. Ha ammesso che potrà esserci qualche disagio nei prossimi giorni, ma ha rivendicato la sua scelta dicendo che si tratta di una «festa dell’onestà». Ha infatti spiegato che questa decisione è parte della sua «battaglia contro la corruzione, il mercato nero e la contraffazione». Mercoledì mattina, per evitare assalti, gli sportelli bancomat e le banche sono rimaste chiuse. Domani, giovedì 10 novembre, saranno imposti anche dei limiti al prelievo di contante. Aeroporti, stazioni ferroviarie e ospedali accetteranno le vecchie banconote solo fino al prossimo 11 novembre e ci sono state lunghe code per acquistare biglietti con quel tipo di banconote.
Le due monete tolte dalla circolazione sono quelle di taglio più grande e rappresentano circa l’84 per cento del contante attualmente in circolazione nel paese. Sono anche quelle maggiormente usate per accumulare e nascondere quantità di denaro che non si vogliono dichiarare al fisco. Il ministro indiano delle Finanze Arun Jaitley ha spiegato comunque che le persone «oneste» non dovranno preoccuparsi di questa decisione e ha aggiunto che saranno emesse nuove banconote con tagli da 2.000 e 500 rupie nelle prossime «tre o quattro settimane». Infine, ha messo in guardia le persone con grandi quantità di denaro non dichiarato dicendo che le banche faranno degli attenti monitoraggi sui cambi delle vecchie banconote. I giornali e le televisioni locali hanno parlato di un «attacco chirurgico» contro gli evasori fiscali e alcuni osservatori hanno fatto notare che i più colpiti saranno i piccoli commercianti, i fornitori e i lavoratori. Ne risentirà anche la stagione dei matrimoni che inizierà tra pochi giorni.