Foxconn ha sostituito 60mila operai con una serie di robot in un suo stabilimento
Foxconn, la grande società cinese che produce smartphone e altri dispositivi per conto di aziende come Apple, Samsung e Microsoft, ha sostituito circa 60mila impiegati con una nuova serie di robot in uno dei suoi stabilimenti nella provincia del Jiangsu. Uno dei responsabili della fabbrica, Xu Yulian, ha detto al South China Morning Post che “la forza lavoro è stata ridotta da 110mila a 50mila unità grazie all’introduzione dei robot”, e che questa iniziativa ha permesso di ridurre i costi del lavoro.
Un portavoce di Foxconn ha comunque chiarito a BBC News che l’iniziativa non porterà a una perdita in massa di posti di lavoro nel lungo periodo, perché i robot consentono più che altro di sollevare gli impiegati dalle mansioni più ripetitive e di recuperare tempo per dedicarsi a compiti “di più alto valore” nella produzione. Non è ancora chiaro se l’azienda abbia intenzione di ripetere il modello ad altri suoi stabilimenti, anche se da tempo si parla dei suoi progetti per automatizzare i processi di produzione e aumentare le sue capacità. Foxconn è tra i più grandi produttori di dispositivi elettronici per conto di altre aziende, ha stabilimenti giganteschi in cui lavorano centinaia di migliaia di persone e, in passato, è stata più volte criticata per le difficili condizioni in cui lavorano e vivono i suoi dipendenti.