I cinesi alle primarie di Milano
Ci sono state molte polemiche per la loro partecipazione, hanno quasi tutti votato Giuseppe Sala (e c'è una ragione, dicono) ma lo hanno fatto in numeri molto piccoli
Domenica mattina Beppe Grillo ha scritto sul suo blog che le primarie del centrosinistra a Milano, in corso da ieri, sono “taroccate” a causa della partecipazione di elettori cinesi che sarebbero stati spinti a votare per il candidato Giuseppe Sala. Anche Matteo Salvini, il segretario della Lega Nord, se l’è presa con la presenza di elettori cinesi in un post su Facebook. Della questione si era cominciato a parlare ieri, quando diversi giornali e televisioni hanno raccontato di cittadini cinesi che votavano alle primarie del partito senza saper parlare italiano. Il segretario del PD milanese, Pietro Bussolati, ha risposto facendo notare a Grillo che la candidata del M5S ha vinto le primarie ottenendo appena 74 voti.
In realtà il numero dei votanti cinesi non sembra particolarmente elevato. Secondo i dati ufficiali del PD, sui circa settemila votanti di ieri soltanto il 4 per cento – cioè circa 300 persone – sono stranieri, e solo una frazione di loro è cinese (i cinesi a Milano sono in tutto 25 mila). Prima di votare alcuni cinesi si sono incontrati con i rappresentanti dell’Unione imprenditori Italia-Cina. In un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera, il presidente dell’Unione imprenditori Italia-Cina, Francesco Wu, ha spiegato che la sua associazione appoggia Sala perché è stato l’unico candidato, insieme ad Antonio Iannetta, ad offrirgli un incontro. Wu ha raccontato che l’incontro è avvenuto domenica scorsa ed è durato una decina di minuti, nei quali Sala ha detto che «una parte della città non vi vuole bene, io m’impegnerò a stemperare i toni». Wu ha aggiunto che Sala ha annullato un incontro con Vivisarpi, un’associazione spesso critica nei confronti degli esercizi commerciali cinesi presenti nella zona di via Sarpi, il quartiere di Milano chiamato anche Chinatown: un gesto che Wu ha apprezzato molto.
Wu ha anche spiegato che l’associazione non ha incontrato Francesca Balzani, uno degli altri candidati e attuale vice-sindaco di Milano, e ha detto che Pierfrancesco Majorino è favorevole a una regolamentazione maggiore degli esercizi commerciali in zona Sarpi. I rappresentanti dell’Unione imprenditori Italia-Cina hanno incontrato anche Antonio Iannetta, quarto candidato alle primarie. Dal canto suo, Majorino è appoggiato da alcuni membri della comunità latino americana. In un post su Facebook, Majorino ha cercato di moderare la polemica, scrivendo che è «scorretto salutare negativamente la partecipazione di cittadini stranieri alle primarie».
Alle 12 di domenica avevano votato 18.120 elettori, che vanno sommati ai 7.750 di ieri. In tutto quindi circa 26 mila persone, un numero ancora piuttosto lontano dai 67 mila votanti totali delle primarie del 2010, quelle vinte dall’attuale sindaco Giuliano Pisapia (ma per avere i numeri definitivi si dovrà aspettare la chiusura dei seggi, alle 20 di oggi).
++ Alle 12 di oggi hanno votato 18120 elettori, che vanno a sommarsi ai 7750 di ieri #primarieMilano #votaMI ++
— Primarie Milano 2016 (@Primarie_Mi2016) February 7, 2016