L’acqua contaminata a Flint, Michigan
Una città americana dal 2014 distribuisce acqua tossica prendendola da un fiume vicino: dopo mesi di proteste dei cittadini ora ci sono le prove
Sabato 16 gennaio il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato un provvedimento che dichiara lo stato di emergenza in Michigan e ha ordinato l’invio di aiuti federali a Flint, una città di circa 100mila abitanti dove da alcuni mesi si è scoperto che l’acqua potabile distribuita per circa un anno e mezzo, fino all’ottobre 2015, conteneva percentuali tossiche di piombo.
Rick Snyder, governatore Repubblicano del Michigan, aveva chiesto giovedì scorso la dichiarazione di stato di calamità naturale, ma ha spiegato che è stato negato da Obama perché si applica solo a eventi come terremoti e alluvioni. La FEMA, l’Ente federale per la gestione delle emergenze, coordinerà le operazioni di soccorso alla popolazione, mentre i membri della National Guard, il corpo militare dei riservisti dell’esercito, e i volontari stanno già distribuendo acqua in bottiglia agli abitanti di Flint. Lo stato di emergenza permetterà alla città di ricevere fino a 5 milioni di dollari in aiuti federali, ai quali lo stato del Michigan aggiungerà il 25 per cento.
Flint si trova a circa un centinaio di chilometri a nord-ovest di Detroit, lungo il fiume omonimo. È la città dove venne fondata nel 1908 la General Motors, e da allora l’economia del posto è ruotata soprattutto intorno all’industria automobilistica, ospitando le divisioni della GM, della Buick e della Chevrolet: negli anni Ottanta General Motors chiuse però diversi stabilimenti e la città sprofondò in una gravissima crisi economica. Anche per questo da allora Flint è famosa negli Stati Uniti soprattutto per essere una delle città più pericolose della nazione. Per anni per distribuire l’acqua potabile la città di Flint si è appoggiata al sistema idrico di Detroit, finché non si presentò l’opportunità di aderire a una nuova autorità regionale per la distribuzione dell’acqua, che secondo gli amministratori avrebbe consentito di risparmiare milioni di dollari. C’era però bisogno di un sistema alternativo da adottare per qualche mese, finché il nuovo sistema idrico non fosse stato pronto, e così nell’aprile del 2014 si cominciò a prendere l’acqua dal fiume Flint.
Fin da subito gli abitanti della città si lamentarono del cattivo odore dell’acqua, del suo gusto e del suo colore. Le autorità a lungo rassicurarono chi protestava, sostenendo che l’acqua fosse perfettamente sicura e controllata. Nell’ottobre del 2014 però una fabbrica della GM smise di utilizzare l’acqua del fiume Flint perché le sue strutture si stavano arrugginendo. I primi test indipendenti sull’acqua trovarono sostanze che potevano portare a malattie renali e del fegato. Un altro studio, portato avanti da gruppi di residenti, ricercatori della Virginia Tech e dalla American Civil Liberties Union of Michigan, un’organizzazione per la difesa dei diritti civili, dimostrò che l’acqua, per via della sua corrosività, assorbiva nelle tubature del sistema idrico una percentuale di piombo tossica. Il piombo fu trovato anche nel sangue di alcuni bambini di Flint da una pediatra del posto. Nell’ottobre del 2015 le autorità ammisero che la situazione era più grave di quanto avessero stimato in precedenza e il governatore Snyder annunciò un piano da 12 milioni per il ritorno al sistema idrico di Detroit. Agli abitanti di Flint venne consigliato, intanto, di far scorrere l’acqua per cinque minuti prima di utilizzarla, di usare solo quella fredda e di installare dei depuratori: ciononostante molti residenti cominciarono a usare acqua in bottiglia per bere, cucinare e lavarsi.
Negli ultimi mesi nella contea di Flint si è registrato un aumento dei casi di legionellosi, una grave infezione dell’apparato respiratorio che si può contrarre se esposti ad acqua contaminata: 87 persone sono state colpite dalla malattia e 10 sono morte. Per ora non è ancora comunque stato stabilito nessun legame tra i casi di legionellosi e l’acqua del fiume Flint. L’American Civil Liberties Union del Michigan ha sostenuto in un post sul suo sito – ripreso da moltissimi giornali americani – che le autorità abbiano nascosto i risultati di alcuni test che dimostravano la tossicità dell’acqua del fiume Flint nell’estate del 2015. Secondo quanto hanno scritto alcuni ricercatori, nell’acqua del sistema idrico di Flint è stata aggiunta una notevole quantità di cloro (che ha alte proprietà corrosive) dopo che erano stati trovati batteri coliformi fecali. Se nell’acqua presa dal sistema di Detroit erano presenti 11,4 milligrammi di cloro per litro, in quella presa dal fiume Flint ce n’erano 92. Il passaggio dell’acqua corrosiva nelle tubature del sistema idrico di Flint nel 2014 e nel 2015 potrebbe averle danneggiate irreversibilmente: ora la città potrebbe essere costretta a sostituirle, con una spesa economica enorme.