Le ultime sugli attentati dell’ISIS a Parigi
I morti sono 129, ci sono decine di feriti gravi; sono stati fatti degli arresti in Belgio, il passaporto trovato vicino a uno degli assalitori era stato registrato in Grecia a un rifugiato
Venerdì sera ci sono stati diversi attentati a Parigi in cui sono rimaste uccise almeno 129 persone: altre 352 persone sono rimaste ferite di cui 99 gravi, ha detto la procura di Parigi. Alcuni attacchi sono stati compiuti nei pressi di bar e ristoranti del X e dell’XI arrondissement, due quartieri della capitale francese. L’attentato più grave è stato compiuto al Bataclan, un locale storico dove si stava tenendo un concerto di una band californiana: qui alcuni uomini hanno preso in ostaggio un centinaio di persone per circa due ore, uccidendone 89. Il procuratore di Parigi ha detto che durante l’azione terroristica gli uomini hanno fatto riferimento alla situazione in Iraq e in Siria. Negli stessi minuti sono avvenuti degli altri attentati nel centro città e ci sono stati due attacchi suicidi vicino allo Stade de France, dove si stava giocando una partita amichevole di calcio tra le nazionali di Francia e Germania. Il Wall Street Journal ha scritto che uno degli attentatori ha anche provato a entrare nello stadio con il giubbotto esplosivo. Dopo essere stato scoperto, è scappato e si è fatto esplodere: la notizia è stata confermata anche dalla procura di Parigi. Allo stadio era presente il presidente francese François Hollande, che è stato fatto allontanare rapidamente.
Il procuratore di Parigi ha detto che i terroristi si sono mossi in tre gruppi coordinati: uno di loro ha sparato dei colpi di arma da fuoco da una macchina in corsa in alcune vie del centro. Il procuratore ha anche confermato che un terrorista è stato identificato: è un uomo francese nato nel 1985 e già noto alle forze dell’ordine per avere commesso alcuni reati comuni (era stato condannato otto volte per reati diversi tra il 2004 e il 2010).
Gli attentati sono stati rivendicati dall’ISIS (o Stato Islamico) che ha diffuso un comunicato in arabo e francese nella mattinata di sabato, insieme ad un messaggio audio in francese. Poco tempo prima Hollande aveva definito quanto successo «un atto di guerra». Nikos Toskas, sottosegretario del governo greco, ha detto che uno degli attentatori identificati era passato per l’isola greca di Leros lo scorso 3 ottobre, dove era stato registrato secondo le regole europee. Da diverso tempo si parla però di un traffico molto diffuso di passaporti siriani: non è detto che il passaporto appartenga davvero all’attentatore. Sabato pomeriggio sono state arrestate alcune persone a Bruxelles, in Belgio, per gli attentati di Parigi: gli arrestati non erano conosciuti dalle autorità.