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Cosa fu il massacro di Srebrenica
Soldati svedesi dell'ONU alla base ONU di Tuzla, il 14 luglio 1995. (AP Photo/Darko Bandic)
Soldati svedesi dell'ONU alla base ONU di Tuzla, il 14 luglio 1995. (AP Photo/Darko Bandic)
Un soldati bosniaco di fianco alla madre, profuga di Srebrenica, alla base dell'ONU a Tuzla, il 14 luglio 1995. (AP PHOTO/Darko Bandic)
Alcuni poliziotti serbi sorvegliano un gruppo di bosniaci musulmani provenienti da Srebrenica che sono entrati in Yugoslavia dalla Bosnia, nella città serba di Uzice, a curca 250 km a sud di Belgrado, il 5 agosto 1995. (AP PHOTO)
Alcuni soldati serbo bosniaci su un carro armato dopo essere entrati a Srebrenica, nella Bosnia orientale, il 12 luglio 1995. (AP PHOTO/str)
Alcuni soldati pakistani dell'ONU aiutano diverse persone provenienti da Srebrenica a salire su un mezzo dell'ONU diretto verso la base di Tuzla. (AP PHOTO/Darko Bandic)
Una donna bosniaca dopo avere saputo da alcuni uomini musulmani arrivati alla base ONU di Tuzla che il marito è stato ucciso dai serbo bosniaci durante il massacro a Srebrenica dell'11 luglio 1995. (AP Photo/Michel Euler)
Il memoriale di Potocari con 600 bare di persone uccise nella strage di Srebrenica seppellite qui nel 2003. (AP Photo/Sava Radovanovic)
Tre donne provenienti da Srebrenica aspettano di ricevere un aiuto medico alla base dell'ONU a Tuzla, il 21 luglio 1995. (AP PHOTO/Michel Euler)
Immagine tratta da un video mostrato dall'accusa nel giugno 2005 durante il processo all'ex presidente serbo Slododan Milosevic al tribunale delle Nazioni Unite dell'Aja. Nell'immagine si vede l'ombra di un uomo, identificato come appartenente al corpo paramilitare serbo conosciuto come "gli scorpioni", che sovrasta alcuni civili bosniaci provenienti da Srebrenica e portati sul monte Treskavica, vicino alla capitale serbo-bosniaca di Pale.
(AP Photo/APTN)
Un gruppo di profughi provenienti da Srebrenica alla base ONU a circa 12 chilometri a sud di Tuzla, il 13 luglio 1995. (AP Photo/Darko Bandic, File)
14 luglio 1995: una donna insieme alla madre, entrambe provenienti da Srebrenica, a una base dell'ONU a circa 12 km a sud di Tuzla. Le due donne piangono perché non sanno cosa è successo al resto della loro famiglia. (AP Photo/Darko Bandic, File)
12 luglio 1995: il generale Ratko Mladic (a sinistra) con il comandante olandese dei caschi blu dell'ONU, Tom Karremans (secondo da destra), nel villaggio di Potocari a circa 5 km da Srebrenica.
(AP Photo)
Un profugo musulmano proveniente da Srebrenica alla base dell'ONU a circa 12 km da Tuzla. Il ragazzino è tra gli oltre 5mila profughi di Srebrenica arrivati nei territori controlati dal governo bosniaco tra il 12 e il 13 luglio 1995. (AP Photo/Darko Bandic)
Un funzionario dell'ONU ispeziona una fossa comune vicino a Sandici, dove sono stati trovati corpi di alcuni dei musulmani uccisi a Srebrenica (AP Photo/Amel Emric)
Più di duemila persone allontanate da Srebrenica sui camion dell'ONU, il 29 marzo 1993, due anni prima della strage (AP Photo/Michel Euler)
Profughi di Srebrenica sistemati in una scuola di Gracanica, a nord di Tuzla. (AP Photo/Sasa Kralj)
Un casco blu pakistano accompagna un bambino evacuato da Srebrenica verso un camion diretto a Tuzla. (AP PHOTO/Darko Bandic)
I soldati ONU olandesi all'aeroporto di Belgrado dopo essere stati liberati dai militari serbo-bosniaci che li avevano catturati prendendo il controllo di Srebrenica (AP PHOTO / Srdjan ILIC)
In un'immagine proiettata dall'accusa al processo di Milosevic, un uomo identificato come membro dell'unità paramilitare serba nota come "gli scorpioni" sorveglia alcuni prigionieri provenienti da Srebrenica.
(AP Photo/APTN)
In un'immagine proiettata dall'accusa al processo di Milosevic, un uomo identificato come membro dell'unità paramilitare serba nota come "gli scorpioni" spara a un bosniaco musulmano portato sul monte Treskavica e proveniente da Srebrenica.
(AP Photo/APTN)
Un operaio bosniaco stende una protezione contro la pioggia sopra i resti umani ritrovati in una fossa comune nei pressi di Budak, a poche centinaia di metri dal memoriale di Potocari vicino a Srebrenica. Luglio 2007.
(AP Photo/Amel Emric)
12 luglio 1995: alcuni dei circa 30.000 rifugiati musulmani provenienti da Srebrenica, sotto il controllo di soldati serbo-bosniaci (a sinistra) e dei caschi blu olandesi nel villaggio di Potocari.
(AP PHOTO/STR)
Caschi blu olandesi seduti sopra un blindato mentre molti profughi musulmani provenienti da Srebrenica si radunano nel villaggio di Potocari, il 13 luglio 1995.
(AP PHOTO/str)
Un soldato serbo-bosniaco manovra una mitragliatrice nell'enclave di Srebrenica, domenica 16 luglio 1995.
(AP PHOTO/str)
Uno dei quattro scheletri ritrovati nel 1996 alla sommità delle colline a est di Srebrenica.
(AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
In una scena del documentario "A Cry from the Grave" ("Un pianto dalla tomba") del regista Leslie Woodhead, presentato nel 1999, un musulmano bosniaco di nome Ramo Osmanovic grida per chiamare suo figlio dopo la caduta di Srebrenica nel luglio 1995. L'immagine è tratta da un filmato girato da un soldato serbo ed è l'ultima che ritrae Osmanovic vivo.
(AP photo/IDFA/HO)
Un addetto bosniaco ispeziona le tombe prima del funerale collettivo per i morti del massacro di Srebrenica al memoriale di Potocari, a circa 120 km a nordest di Sarajevo, luglio 2010.
(AP Photo/Amel Emric)
Una donna passa vicino a un graffito che recita "Mladic all'Aja" in lingua serba e in caratteri latini a Belgrado, ottobre 2010.
(AP Photo/Marko Drobnjakovic)
Un medico legale bosniaco e alcuni collaboratori ispezionano i resti umani ritrovati in una fossa comune a Cerska, vicino alla città di Milici, 160 km a nordest di Sarajevo. Foto scattata a settembre 2010.
(AP Photo/Amel Emric)
Profughi di Srebrenica intorno alla base ONU dell'aeroporto di Tuzla, il 14 luglio 1995.
(AP Photo/Darko Bandic, File)