Ancora nessun accordo tra Grecia e creditori
A mezzanotte si è concluso il programma di salvataggio europeo per la Grecia che è anche entrata in default nei confronti del Fondo Monetario Internazionale
Alla mezzanotte di oggi martedì 30 giugno, è scaduto il termine per il rimborso delle rate di giugno che il governo della Grecia doveva versare al Fondo Monetario Internazionale. Si tratta di circa 1,6 miliardi di euro. Nei primi minuti di mercoledì 1 luglio, il mancato pagamento è stato confermato dal FMI che ha anche detto di aver ricevuto dalla Grecia una richiesta di proroga che prenderà in considerazione «a tempo debito». Non è chiaro cosa significhi. Gerry Rice, portavoce del FMI, ha comunque dichiarato che la Grecia non potrà ricevere ulteriori finanziamenti se gli arretrati non verranno cancellati. Di fatto la Grecia è ora in default nei confronti del Fondo Monetario Internazionale, anche se il Fondo stesso preferisce usare l’espressione «arretrato».
A mezzanotte è scaduto anche il piano di salvataggio europeo per il paese. I negoziati stanno comunque proseguendo. Il governo di Atene aveva chiesto ai paesi che adottano l’euro un nuovo prestito e in alternativa una proroga del piano di salvataggio iniziato nel 2012 e ancora in corso. La proposta è stata valutata dai ministri delle Finanze dei paesi che fanno parte dell’euro, ma non è stato trovato alcun nuovo accordo. La Greciaha dunque perso l’accesso, sotto varie forme, a 16 miliardi di aiuti.
Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, ha detto che la Grecia manderà una nuova proposta e che i ministri delle Finanze si riuniranno mercoledì 1 luglio alle 11.30 per discuterla. Il nuovo piano di salvataggio, ha aggiunto, dovrà comunque avere condizioni «più severe».
Sul fronte interno, quello greco: dopo una riunione al ministero delle Finanze, è stato deciso che 1.000 sportelli bancari in tutto il paese riapriranno ma solo per i pensionati che non hanno carte di credito o bancomat e che potranno ritirare da domani, mercoledì 1 luglio e fino a venerdì, 120 euro. Inoltre le banche si sono impegnate a rilasciare immediatamente carte e bancomat ai pensionati per poter permettere loro di fare i prelievi giornalieri con il limite imposto di 60 euro al giorno.
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