Quali animali uccidono più persone?
Non sono gli squali, che non sono nemmeno nelle prime posizioni, e nemmeno i serpenti: bensì api, cani e persino mucche
di Christopher Ingraham - Washington Post
Avete paura degli squali? Dovreste. Hanno un appetito insaziabile e denti molto affilati. Nonostante questo, ogni volta che arriva la notizia che negli Stati Uniti uno squalo ha attaccato qualcuno, la consolatoria risposta è sempre la stessa: «Guarda i numeri», ci viene detto. «Le malattie cardiache, per esempio, uccidono 611mila persone ogni anno: non preoccuparti degli squali e smettila di mangiare dolci, piuttosto».
In effetti è vero, ma quello tra uno squalo e una malattia cardiaca è un paragone sbagliato. Se vogliamo davvero contestualizzare il numero di persone uccise dagli squali, dobbiamo paragonare gli squali con altri animali: orsi, alligatori e tutti quelle bestie con zanne appuntite e veleni letali che potrebbero morderci, pungerci, ferirci e ucciderci. Ho deciso di farlo: ho raccolto e analizzato le statistiche relative ai decessi che tra il 2001 e il 2013 sono stati causati negli Stati Uniti da degli animali. La maggior parte dei dati arrivano dal CDC’s Wonder – un ricco database sulla salute pubblica negli Stati Uniti – che tra le cause di morte classificate ne ha anche una che parla, per esempio, di un non meglio identificato “artropode non velenoso”.
Grafico dal Washington Post.
Arrotondando i dati alla cifra intera più vicina, scopriamo che negli Stati Uniti gli squali hanno ucciso circa una persona all’anno dal 2001 al 2013, e così hanno fatto anche alligatori e orsi. I serpenti hanno ucciso in media sei persone l’anno, i ragni sette. Gli artropodi non velenosi – formiche e altri insetti, per intenderci – hanno ucciso circa 9 persone ogni anno. Ma i numeri di questi insetti non sono nulla se comparati a quelli di dei killer silenziosi e furtivi: le mucche.
Un’analisi di CDC di due anni fa ha detto che tra il 2003 e il 2008 le mucche hanno ucciso 20 persone all’anno. Le mucche – lo dicono i dati – sono quindi venti volte più letali degli squali. Questi dati non sono dovuti a mandrie impazzite di mucche inferocite che terrorizzano le campagne statunitensi, ma semplicemente a incidenti sul lavoro di chi lavora con le mandrie o nelle fattorie. CDC spiega che “gli allevamenti di bestiame sono composti da mucche forti, rapide e molto protettive del loro territorio e nei confronti dei loro cuccioli, specialmente durante l’allattamento”.
Ancora più letali delle mucche sono i cani, che uccidono ogni anno 28 persone. Altri mammiferi – per esempio cavalli, maiali, cervi – uccidono in media 52 persone ogni anno (un numero che non comprende le morti causate da incidenti stradali in cui sono coinvolti questi animali). Gli animali che uccidono più persone ogni anno sono però le api, le vespe e i calabroni, che insieme uccidono una media di 58 persone ogni anno, soprattuto per shock anafilattico.
Quindi, per mettere le cose in prospettiva, le probabilità di essere uccisi da un cane sono 28 volte superiori a quelle di essere uccisi da uno squalo: ciononostante non penso che cambierò il mio cane – un incrocio tra un beagle e un bassotto – per prendere uno squalo bianco. Ma soprattutto non penso che mi preoccuperò troppo delle morti causate dagli animali (200 all’anno, in tutto) perché, a ben vedere, quei 200 decessi sono solo una parte infinitesimale – lo 0,008 per cento – dei decessi totali in un anno. Quindi, per mettere ancora meglio le cose in prospettiva, pensate che le morti causate in un anno – in questo caso il 2010 – dagli incidenti stradali sono 33mila. Vedetela così: se ritenete abbastanza sicuro guidare fino al mare, allora è anche abbastanza sicuro nuotarci, in quel mare.
© Washington Post 2015