UberPop, il nuovo servizio di Uber
Un nuovo servizio permette a (quasi) chiunque di usare la sua auto per lavorare come autista: è attivo a Milano, ha già fatto arrabbiare i tassisti e anche il comune
“UberPop” è un nuovo servizio che da oggi Uber – il progetto di trasporto privato a metà tra il taxi e il noleggio di auto con autista, che si usa con un’app del cellulare – attiva anche a Milano: UberPop è un sistema che permette a chiunque di registrarsi come autista con Uber e usare un veicolo privato per trasportare clienti del servizio. UberPop si aggiunge ai servizi già offerti da Uber: Uber Berlina Nera e Uber Van.
Nei normali servizi di Uber le auto sono guidate da autisti professionisti e con licenza; UberPop, invece, offre un servizio formalmente simile a quelli di car pooling che permettono a chi si sta per mettere in viaggio con la sua macchina di trovare qualcuno con cui dividere le spese di pedaggio e benzina. A mediare tra cliente e autista ci sarà sempre Uber, che si occuperà anche del pagamento della corsa e di garantire la qualità del servizio.
Come funziona?
Quando si apre l’app di Uber, si deve selezionare l’opzione UberPop per essere messi in contatto con l’autista registrato che si trova più vicino in quel momento. Le tariffe del viaggio vengono calcolate a tempo e sono un po’ più economiche delle normali tariffe di Uber: la corsa costa 0,49 euro al minuto con un prezzo base di 2,50 euro e una tariffa minima di 5 euro. La differenza di prezzo è dovuta al fatto che le auto di UberPop non sono belle e curate come le berline usate per il normale servizio di Uber, e al fatto che gli autisti non sono professionisti.
Come si diventa autisti di UberPop?
Come viene spiegato sul blog di Uber, per registrarsi come autisti di UberPop bisogna soddisfare alcuni requisiti:
– Avere un’auto intestata a proprio nome.
– Avere la patente da più di tre anni.
– Possedere un’auto immatricolata da non più di otto anni e con almeno 4 posti.
– Non avere avuto sospensioni della patente di recente.
– Avere la fedina penale pulita.
Prima di essere abilitati come autisti di UberPop, inoltre, è necessario sostenere un colloquio con i responsabili del servizio. Una volta abilitati, gli autisti di UberPop non hanno particolari vincoli: possono rendersi disponibili a lavorare quando preferiscono. Non è chiaro che percentuale della tariffa verrà trattenuta da Uber per la fornitura del servizio. In Francia, dove il servizio è stato attivato lo scorso febbraio, è di circa il 20 per cento.
Quali sono i problemi?
Uber ha incontrato quasi ovunque la resistenza dei tassisti, che hanno accusato il servizio di fare concorrenza sleale. Anche a Roma e a Milano – le uniche due città italiane dove è attivo il servizio – i tassisti hanno vigorosamente protestato contro l’arrivo di Uber. Anche UberPop, che offre viaggi a prezzi più bassi di quelli di Uber e quindi più concorrenziali nei confronti dei taxi tradizionali, ha causato diverse proteste: a Milano, il 10 maggio, i tassisti hanno fatto un giorno di sciopero; l’assessore ai Trasporti del comune di Milano Pierfrancesco Maran ha detto che chiederà l’intervento del ministero dei Trasporti per fermare UberPop, progetto che definisce «irresponsabile».