Storia di una copertina
L’illustratore israeliano Tomer Hanuka ha raccontato sul New Yorker da dove gli è venuta in mente e cosa significa la copertina Perfect Storm, che ha disegnato per la rivista nel 2007 e che è stata scelta per l’ultimo numero, del 10 febbraio 2014.
«La neve è intrinsecamente nostalgica. Ti spinge a viaggiare indietro nel tempo e pensare alla tua vita. Credo che abbia a che fare con il modo in cui avvolge la realtà, è come cancellasse il presente un puntino alla volta. E questo lascia spazio al passato».
Hanuka ha avuto l’idea dopo aver letto un breve racconto di Sam Shepard pubblicato sul New Yorker, in cui un uomo di mezza età incontra una donna che aveva amato nella lobby di un hotel, mentre fuori c’è una bufera di neve. Questa immagine si combina con un ricordo di Hanuka da poco ventenne, appena arrivato da Israele a New York:
«Ho in mente questa immagine di me stesso nel mio primo appartamento affittato: sono seduto sul bordo del letto e guardo la finestra. Incontri la vita come adulto per la prima volta, penso che la storia parli di questo. È una cosa potente. Prima ogni finestra attraverso cui guardavi era il mondo dei tuoi genitori e ora, improvvisamente, sei in una città. Ti senti travolto dall’ottimismo e da un senso di libertà: sei appena diventato libero, ed è fantastico. E poi ti rendi conto che puoi fare davvero poco, ed è terribilmente deludente. Ma il cuore spezzato e tutto il resto, quello viene dopo».
Gli altri lavori di Tomer Hanuka – che si può seguire su Facebook o Twitter – si possono guardare sul suo sito.