“American Hustle”, la storia vera

È ispirato a una vera operazione dell'FBI, che è quasi più divertente e strana di quella del film di David Russell: cosa c'è di vero e cosa di inventato, nella storia e nei personaggi

di Arianna Cavallo – @ariannacavallo

This film image released by Sony Pictures shows Bradley Cooper, left, and Christian Bale in a scene from "American Hustle." (AP Photo/Sony - Columbia Pictures, Francois Duhamel)
This film image released by Sony Pictures shows Bradley Cooper, left, and Christian Bale in a scene from "American Hustle." (AP Photo/Sony - Columbia Pictures, Francois Duhamel)

Venerdì 3 gennaio è uscito in Italia American Hustle – L’apparenza inganna, il nuovo film di David O. Russell (Three Kings, The Fighter, Il lato positivo – Silver Linings Playbook), con Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jeremy Renner e Jennifer Lawrence. Il film è stato recensito benissimo, è considerato uno dei migliori del 2013 e si prevede raccolga molti premi: racconta a grandi linee la storia di un’operazione condotta dall’FBI alla fine degli anni Settanta per indagare sulla corruzione nel Congresso negli Stati Uniti. Il film è ricostruito partendo da articoli di giornale dell’epoca, interviste televisive ai protagonisti, filmati dall’FBI, e grazie alla consulenza di alcuni agenti. Molti aneddoti sono ripresi da un libro del giornalista di Newsday Robert W. Greene – è uscito in Italia per Sperling & Kupfer, si intitola “Il re della truffa” – che racconta l’operazione dal punto di vista di Melvin Weinberg, il truffatore interpretato da Christian Bale.

Molti siti e giornali hanno ricostruito cosa c’è di vero e cosa di inventato nei fatti e nei personaggi del film, che si apre con un’avvertenza piuttosto cauta: anziché il comune «tratto da una storia vera», si avverte che «alcuni di questi fatti sono realmente accaduti». Di seguito cerchiamo di ricostruire quali. Per chi non avesse visto il film: attenzione, ci sono SPOILER.

Il trailer del film

L’operazione Abscam
Fu un’operazione condotta dall’FBI dal luglio del 1978 al 1980, che si concluse con la condanna di 19 persone per corruzione e associazione a delinquere: sei deputati e un senatore del Congresso, il democratico Harrison Williams del New Jersey, il sindaco di Camden Angelo Errichetti, diversi membri del consiglio comunale di Philadelphia e un ispettore federale per l’Immigrazione. Fu uno dei più grandi scandali per corruzione della storia del Congresso: fino al 1970 soltanto 10 parlamentari erano stati arrestati per corruzione. Inizialmente l’obiettivo dell’inchiesta era colpire trafficanti d’arte, come si vede anche nel film, e successivamente – anche grazie all’aiuto di Weinberg – si allargò fino a indagare sulla corruzione di politici e funzionari pubblici. L’operazione costò 600 mila dollari.

Abscam fu supervisionata dall’agente John Good, che propose a Melvin Weinberg – un truffatore professionista del Bronx che rischiava tre anni di carcere – di commutare la pena in tre anni di libertà vigilata in cambio di altri quattro arresti. Weinberg accettò l’accordo e poi decise di continuare a lavorare per l’FBI in cambio di soldi. Si spacciò come rappresentante di un ricco e inesistente sceicco arabo e offriva tangenti a politici e altri amministratori pubblici per ottenere in cambio la cittadinanza americana, licenze per investire nei casinò del New Jersey, e comprare opere d’arte rubate. L’FBI creò la “Abdul Enterprises”, una società che serviva da copertura per lo sceicco e che diede il nome all’operazione. Weinberg e gli agenti sotto copertura incontravano i politici in appartamenti e camere di hotel, dove erano posizionate telecamere nascoste che registravano gli incontri. Le persone prese di mira, su suggerimento di Weinberg, furono in tutto 31.

La stampa parlò per la prima volta di Abscam il 2 febbraio 1980 con un servizio su NBC Nightly News: da allora se ne discusse moltissimo, tanto che si trasformò in breve in un’operazione controversa. Molti criticarono la lunghezza dell’operazione, gli scarsi controlli dei superiori e le libertà che si prendevano gli agenti sotto copertura; altri si dissero preoccupati per l’intensiva violazione della privacy, altri ancora sostennero che i politici erano stati messi in trappola e raggirati, con gli agenti sotto copertura che li incalzavano o li inseguivano per fargli accettare le bustarelle. D’altra parte la storia contribuì a minare la fiducia dei cittadini nei politici, che si stava da poco riprendendo dopo lo scandalo del Watergate.

La Corte d’appello confermò tutte le condanne per corruzione e associazione a delinquere del primo grado, ma criticò anche i metodi dell’FBI. Il 5 gennaio del 1981 il procuratore generale approvò linee guida piuttosto restrittive per le operazioni sotto copertura dell’FBI, tanto che ora realizzare qualcosa di simile ad Abscam sarebbe impossibile. Secondo alcuni commentatori Abscam aumentò la consapevolezza nelle persone della corruzione diffusa tra i politici, ma allo stesso tempo portò alla limitazione dei mezzi per scoprirla e arrestarla.

Melvin Weinberg – Irving Rosenfeld (Christian Bale)
Il personaggio di American Hustle ispirato a Weinberg si chiama Irving Rosenfeld ed è interpretato da Christian Bale. Weinberg era nato nel Bronx nel 1924 da padre ebreo e madre svizzera. Come racconta il film, possedeva davvero una serie di lavanderie – arrivò ad averne fino a 26 nel Queens – e un’azienda che vendeva vetri e finestre insieme al padre. È anche vero che spaccava le vetrine dei negozi: non per far andare meglio l’azienda di famiglia, ma perché un sindacalista gli aveva chiesto di rompere quelle dei negozianti che si rifornivano da aziende non iscritte al sindacato.

Ma Weinberg non faceva solo l’imprenditore. Vendeva ai clienti italoamericani vetro di scarsa qualità a cui appiccicava etichette con scritto “Made in Italy” e verso i trent’anni iniziò una truffa sulla vendita di giacche. All’epoca era sposato con una donna di nome Mary con cui aveva tre figli, e si era momentaneamente trasferito nella costa ovest degli Stati Uniti.

Come racconta Greene nel suo libro, Weinberg aveva un debole per le donne. In particolare iniziò una relazione stabile con la sua segretaria Marie; divorziò dalla moglie, sposò l’amante – che nel film è Rosalyn, interpretata da Jennifer Lawrence – ma dopo cinque anni trovò un’altra amante, una donna inglese di nome Evelyn Knight, che nel film corrisponde a Sydney Prosser, interpretata da Amy Adams. Weinberg aveva una casa sia per Marie che per Evelyn ma riuscì a nascondere a lungo la relazione alla moglie, tanto che quando uscì il libro di Greene, Weinberg le spiegò che la relazione era stata inventata per aggiungere gusto alla storia.

Weinberg iniziò a spacciarsi come funzionario della “London Investors”, una banca di fantasia, che concedeva prestiti in cambio del versamento iniziale di una quota non rimborsabile. Poi la banca rifiutava il prestito e Weinberg intascava il pagamento iniziale. Come anche nel film, Weinberg per essere convincente e attirare i suoi clienti li accoglieva in appartamenti e camere d’hotel lussuosissimi, vestito con abiti firmati e mettendo a disposizione una limousine, piena di cimici con cui poteva spiarli. Si serviva anche dell’amante, a sua insaputa, presentandola come una nobile inglese. La truffa fu scoperta e Weinberg fu arrestato nel 1977 in Pennsylvania per frode e associazione a delinquere. La polizia emise anche un mandato d’arresto contro Evelyn, e Weinberg decise allora di collaborare con l’FBI e partecipare a un’operazione sotto copertura che prendeva di mira trafficanti d’arte e piccoli delinquenti. In cambio di quattro arresti il carcere sarebbe stato convertito in libertà vigilata.

Anche dopo i quattro arresti Weinberg decise di continuare a lavorare con l’FBI, che lo pagava tremila dollari al mese: nacque così l’operazione Abscam. Uno dei piccoli truffatori che Weinberg aveva preso di mira lo presentò ad Angelo Errichetti, il sindaco di Camden, in New Jersey, dicendogli che avrebbe garantito allo sceicco la licenza per i casinò che voleva costruire nello stato. Weinberg organizzò così una mega festa su uno yacht in Florida – una scena particolarmente spettacolare che non compare nel film – per far incontrare lo sceicco con Errichetti. Nel corso dell’operazione, lo sceicco venne impersonato da due diversi agenti dell’FBI: un americano che non sapeva una parola di arabo e poi un arabo nato in Libano. Qualcosa di simile accade anche nel film, dove l’agente dell’FBI è messicano (interpretato da Michael Peña) e conosce pochissime parole arabe, tanto da rischiare di compromettere l’operazione. Nel film invece l’incontro tra Errichetti e lo sceicco avviene in aeroporto. In entrambe le scene lo sceicco offre al sindaco un pugnale come segno di amicizia: Weinberg racconta di averlo trovato nella sua cantina, dopo averlo comprato al mercato delle pulci ad Atene per poco più di due dollari, e di aver poi convinto Errichetti che donarlo era un’usanza araba. Durante la festa Errichetti accettò un acconto di 25 mila dollari su un totale di 400 mila per investimenti e licenze nei casinò. Venne poi arrestato, ma fece in tempo a presentare a Weinberg i sei deputati e il senatore che vennero successivamente arrestati.

Terminata l’operazione, Weinberg andò a lavorare nell’agenzia investigativa fondata da un’agente di Abscam che aveva lasciato l’FBI. Poi accettò un lavoro da 65 mila dollari per uno studio di avvocati a Chicago, assunto da case di abbigliamento di lusso, come Gucci e Louis Vuitton, per scoprire e far chiudere aziende che producevano merce contraffatta. Quando il Chicago Tribune, nel 1985, scoprì il coinvolgimento di Weinberg nel caso, soprannominò l’operazione “Bagscam” (bag in inglese significa borsa). Nel frattempo aveva divorziato da Marie e sposato Evelyn.

Weinberg ora ha 89 anni e vive vicino a Ontario, in Florida. Il Daily Telegraph è andato a trovarlo e ha scoperto che ha ricevuto 250 mila dollari dai produttori di American Hustle per i diritti sulla sua storia. Ha passato un weekend a Los Angeles dove ha incontrato Christian Bale, che ha definito come un «tipo con la testa sulle spalle». Bale gli chiedeva spesso di ripetere cosa diceva, così da imparare a mimare il modo in cui parlava. «Non ti alteri mai, no?», gli chiese, e Weinberg rispose «è importante non mostrare mai a una persona che ti stai arrabbiando». Weinberg ha anche detto di aver divorziato da Knight, che ora vive non lontano da lui, ma che non gli parla più.

L’intervista a Weinberg del giornalista Mike Wallace per 60 Minutes, del 12 aprile 1981

Evelyn Knight – Sydney Prosser (Amy Adams)
Sydney Prosser, il personaggio interpretato da Amy Adams, è molto diverso dalla realtà. Evelyn Knight era davvero inglese, e non fingeva di esserlo come fa Prosser, e non era consapevole né tanto meno complice delle truffe di Weinberg. La polizia minacciò di incriminarla quando arrestò Weinberg, che decise allora di dichiararsi interamente colpevole per salvarla. Knight inoltre non partecipò mai ad Abscam e non ci sono notizie di un triangolo sentimentale tra lei, Weinberg e un agente dell’FBI. Secondo il libro di Greene i due si conobbero davvero a una festa a New York, che in realtà era organizzata dal governo britannico. Lei lo portò anche in Inghilterra per farlo conoscere ai suoi.

John Good e Tony Amoroso – Richie DiMaso (Bradley Cooper)
Il personaggio di Cooper e il suo capo, interpretato dal comico Louis CK, non esistono nella realtà. DiMaso è una somma di vari agenti dell’FBI con cui lavorò Weinberg: nessuno di loro era così aggressivo e ambizioso, nessuno di loro ha mai avuto una relazione con l’amante di Weinberg o si è mai fatto raggirare da lui, come accade nel film. In particolare DiMaso riprende alcuni tratti di John Good, che supervisionò l’operazione, e Tony Amoroso, il principale agente sotto copertura che, come DiMaso, ha origini italoamericane. Entrambi gli agenti hanno partecipato come consulenti per la realizzazione del film, che Good ha commentato spiegando: «quelle cose non sono accadute davvero. Se lo avessero fatto esattamente com’è stato, sarebbe stato un film davvero noioso».

Un filmato di Abscam

Marie Weinberg – Rosalyn Rosenberg (Jennifer Lawrence)
Anche Rosalyn, la moglie di Rosengerg, interpretata da Jennifer Lawrence, non è molto aderente al personaggio reale, Marie. Era la seconda moglie di Weinberg – nel film non c’è traccia di un precedente matrimonio – e aveva adottato con lui un bambino nel 1963, che non era quindi suo figlio naturale e che all’epoca dell’operazione era un adolescente. Inoltre non aveva vent’anni ma quasi cinquanta. Il matrimonio dei Weinberg non era in crisi, stando al libro di Greene. Marie vendette il suo anello di fidanzamento per pagare la cauzione per far uscire Weinberg dal carcere, e scoprì solo durante il processo Abscam che il marito aveva una relazione stabile con Knight. Marie chiese e ottenne il divorzio e raccontò in tv che il marito aveva accettato tangenti da uno dei politici coinvolti nell’operazione. Disse anche che il loro forno a microonde era un regalo del sindaco Errichetti, un particolare riportato nel film.

Il 28 gennaio del 1982 fu trovato il suo cadavere sulle scale di un appartamento in Florida, vicino a quello in cui abitava. Si era apparentemente impiccata e aveva lasciato un biglietto con scritto «il mio peccato fu di voler amare ed essere amata, niente di più. Ma Mel [Melvin Weinberg] ha messo su una campagna per screditarmi. Non ho più la forza di combatterlo. Tutto quello che ho testimoniato è vero». Non ci sono notizie di una sua relazione con un mafioso del New Jersey.

Un servizio sulla morte di Marie Weinberg

Angelo Errichetti – Carmine Polito (Jeremy Renner)
Il personaggio di Carmine Polito è modellato su quello del sindaco democratico Angelo Errichetti. Come nel film, anche nella realtà il sindaco di Camden, eletto nel 1973, era visto come un “uomo del popolo”, molto amato dai suoi elettori e interessato a fare il loro bene. Mentre nel film però Polito decide di avventurarsi in operazioni illegali per fare del bene alla sua comunità, nella realtà Errichetti era un megalomane avido di denaro e potere e aveva legami con la criminalità organizzata. All’incontro sullo yacht con lo sceicco, propose di tutto e di più, tra cui introdurlo nel traffico dei soldi contraffatti e dargli l’accesso al porto di Camden per la droga. Secondo il libro di Greene, Weinberg e Errichetti svilupparono davvero un rapporto di amicizia simile a quello descritto nel film, ma Weinberg non tentò mai di ottenere uno sconto di pena per lui. Weinberg disse: «mi piaceva, se l’avessi incontrato cinque, sei anni prima, saremmo stati soci in qualche modo. Era un tipo piacevole. Era uno che non ci gira intorno. Voleva fare i soldi».
Errichetti venne condannato per corruzione e scontò due anni e mezzo in carcere. È morto il 16 maggio 2013 a 84 anni: il sindaco di Camden Dana L. Redd ordinò di tenere le bandiere a mezz’asta del municipio il giorno del suo funerale.

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Le tangenti
Nel film la consegna delle tangenti avviene sempre nell’Hotel Plaza, di New York. Nella realtà, l’FBI si servì ogni tanto dell’hotel per fare impressione, ma le scene di corruzione avvennero e furono filmate in hotel meno prestigiosi, e molto spesso in una casa al 4407 W Street in Washington, D.C. L’FBI l’aveva affittata da un giornalista del Washington Post che si trovava in lavoro all’estero, e che non aveva idea dello scoop che avrebbe trovato a casa sua. Quando la stampa iniziò a occuparsi di Abscam, i filmati divennero pubblici e in poco tempo divennero l’immagine della corruzione del Congresso. In uno dei più famosi, il deputato Michael “Ozzie” Myers accetta una tangente da 50.000 dollari – era la somma solitamente offerta, in un periodo in cui lo stipendio annuale di un parlamentare era di 60.000 dollari – dicendo: «Stai facendo questa cosa nel modo giusto. In questo genere di cose i soldi parlano le stronzate camminano».

I capelli
Un aspetto decisamente più frivolo ma su cui Russell insiste molto sono i capelli – oltre che gli abiti – dei suoi personaggi. Il film inizia con Christian Bale che cerca di sistemarsi il riporto, ed effettivamente pare che lo portasse, anche se meno spettacolare di quello del film. Gli occhiali colorati che indossa tutto il tempo invece sono realistici e, come mostra il Daily Telegraph, continua a portarli tuttora. L’agente Amoroso aveva i capelli lisci, contrariamente a DiMaso che in una scena porta i bigodini per averli riccioluti. Il sindaco Errichetti portava il ciuffo, ma niente di paragonabile alla pettinatura alla Elvis di Polito, mentre Marie Weinberg era bionda ma non si cotonava i capelli. In giro non circolano invece foto di Evelyn Knight, che però era descritta come bellissima e molto elegante.

La barzelletta sulla pesca
Louis C.K. ha raccontato al Tonight Show di Jay Leno come finisce la barzelletta sulla pesca, iniziata più volte nel film e mai conclusa dal suo personaggio, Stoddard Thorsen, il capo di DiMaso.