Il Maryland ha abolito la pena di morte
È il 18esimo stato americano a farlo, dopo che ieri il governatore ha firmato la legge già approvata dal Congresso locale
Il governatore del Maryland, Martin O’Malley, ha firmato ieri una legge che abroga la pena di morte nello stato americano. Il provvedimento entrerà in vigore il primo ottobre 2013: in tutte le cause legali in cui l’accusa chiede la pena di morte, questa verrà automaticamente convertita in ergastolo senza possibilità di libertà condizionale.
Il Maryland è il diciottesimo stato ad abolire la pena di morte negli Stati Uniti, con una legge che era già stata approvata a metà marzo dal parlamento dello Stato. Un comunicato dell’ufficio del governatore dice che la pena di morte «è una misura che si è dimostrata inefficace. Ci sono prove che la pena di morte non è un deterrente, non può essere amministrata senza pregiudizi razziali e costa tre volte quanto il carcere a vita.»
I condannati a morte nelle carceri del Maryland che sono in attesa dell’esecuzione sono attualmente cinque. O’Malley, finora, non ha commutato le loro sentenze e ha detto che deciderà in futuro “caso per caso”. Dal 1976 – anno in cui la Corte Suprema reintrodusse la pena di morte con la famosa decisione nel caso Gregg v. Georgia, dopo una parentesi di quattro anni – cinque condanne a morte sono state eseguite nello Stato del Maryland, tutte tramite iniezione letale, l’ultima nel 2005. Il governatore O’Malley, estremamente popolare, è tra i possibili candidati alla presidenza degli Stati Uniti per le elezioni del 2016. Curiosità: sindaco di Baltimora dal 1999 al 2007 e da allora governatore dello stato del Maryland, è stata una delle ispirazioni principali per il personaggio di Tommy Carcetti nella serie televisiva The Wire.
Sei stati americani hanno abolito la pena di morte negli ultimi sei anni: i più recenti sono stati il Connecticut nel 2012 e Illinois nel 2011. Il numero delle esecuzioni negli Stati Uniti è in lenta diminuzione negli ultimi anni, da un massimo di 98 nel 1999 a 43 nel 2011 e nel 2012. Quest’anno, le persone uccise perché condannate a morte sono state finora dieci. Il Texas è di gran lunga lo stato che effettua più esecuzioni, 496 tra il 1976 e oggi, oltre un terzo del totale.
Foto: Martin O’Malley durante la cerimonia per la firma del provvedimento di abolizione della pena di morte.
(AP Photo/Patrick Semansky)