La nuova finanziaria spagnola
È stata presentata oggi dal governo e sarà molto dura: ma l'aumento della spesa per interessi ha già annullato gran parte delle misure precedenti
Oggi il Consiglio dei ministri spagnolo ha approvato i Presupuestos Generales per il 2013, ovvero la principale legge finanziaria che illustra i conti dello stato e contiene le misure di indirizzo economico più importanti.
La conferenza stampa di presentazione della finanziaria, prevista inizialmente per le 2 del pomeriggio, è stata rinviata ed è iniziata solo in serata. La finanziaria era molto attesa dagli operatori dei mercati finanziari, e ieri la borsa di Madrid aveva registrato perdite pesanti: secondo gli analisti finanziari, gli investitori attendevano la presentazione per capire se la Spagna è veramente intenzionata a ricorrere agli aiuti internazionali, come si ipotizza da mesi.
Gli obiettivi che si è posto il governo conservatore guidato da Mariano Rajoy sono molto ambiziosi, vista l’attuale congiuntura economica e il perdurare della crisi: nel 2011 il deficit di bilancio dello Stato è stato di un pesante 9 per cento, e gli obiettivi sono di ridurlo al 6,3 per cento nel 2012 e al 4,5 per cento nel 2013.
Ma la situazione economica – oltre a quella sociale, viste le proteste di martedì sera vicino al Parlamento spagnolo – continua a essere difficile: il sito del País apre con una frase che riassume bene la gravità della situazione: «Los intereses de la deuda se ‘comen’ todos los recortes», «Gli interessi sul debito si “mangiano” tutti i tagli» alla spesa pubblica. Nel 2013, infatti, le maggiori spese per interessi costeranno allo Stato spagnolo circa 9,75 miliardi di euro, che annullano abbondantemente i tagli previsti per quell’anno alle dotazioni dei ministeri (3,8 miliardi di euro).
Il governo Rajoy dice che la finanziaria – definita «in tempi di crisi, per uscire dalla crisi» – cercherà di risolvere la situazione. Le misure concrete, però, sembrano comunque molto dure: per fronteggiare le crisi di liquidità, oltre 3 miliardi di euro (il massimo previsto dalla legge) saranno presi da un fondo di riserva della previdenza sociale, e saranno spesi per pagare le pensioni. La finanziaria sarà composta per quasi il 60 per cento da tagli di spesa e per poco più del 40 per cento di aumenti nelle entrate: circa 824 milioni di euro verranno da una tassa del 20 per cento sui premi delle lotterie (finora esentasse), ma il grosso delle entrate verrà da un aumento delle tasse che dovrebbe fruttare circa 4,3 miliardi di euro nel prossimo anno.
Per i prossimi dodici anni saranno tagliati gli investimenti sulle infrastrutture e un altro settore in cui è previsto un altro taglio “storico”, scrivono i giornali spagnoli, è quello della cultura, già duramente colpito dall’aumento dell’IVA.