I guardiani dei musei russi
Foto delle persone che sorvegliano le opere d'arte, diventando a loro volta opere d'arte
La serie Guardians, “Guardiani”, del fotografo statunitense Andy Freeberg, mostra le persone che nei grandi musei nazionali russi, come ad esempio l’Hermitage di San Pietroburgo e il Pushkin di Mosca, restano sedute nelle sale a controllare le principali opere d’arte.
Soprattutto donne, siedono per lunghe ore con espressioni serie e rigide. Accanto a loro, sulle pareti dai colori vivaci, ci sono appesi quadri che raccontano la storia e le persone del proprio paese. I due elementi, le persone e i quadri, si fondono a formare delle composizioni contemporanee capaci di descrivere la relazione che queste dipendenti intrattengono con le opere. Osservandole ci si rende conto che la loro presenza è quasi fusa con gli ambienti: le posture e i colori rimandono alle opere vicine e raccontano il ruolo delle donne nell’arte e nella società russa, come spiega il giornalista Clifford J. Levy, capo della redazione del New York Times a Mosca, che ha scritto l’introduzione al libro, pubblicato nel 2010, che raccoglie le immagini della serie.
Quando il fotografo espone il progetto, stampa le immagini a grandezza naturale per permettere a chi le osserva di immergersi completamente nelle stanze museali e vedere nel dettaglio le persone e le opere ritratte. I lavori di Freeberg raccontano in diversi modi la relazione che abbiamo con l’arte, il ruolo che i quadri e le sculture giocano nella nostra percezione degli spazi e delle relazioni umane.
– Fotografie di gente che guarda i quadri, cioè la particolare categoria fotografica creata dalle limitazioni all’uso delle immagini in mostre e musei