SpiderTruman non esiste
Il precario-che-racconta-i-segreti-della-casta è una "operazione online del Popolo Viola", scrive il Fatto
I dubbi che circolavano già da parecchi giorni riguardo l’autenticità della pagina Facebook attribuita a un “precario che racconta i segreti della casta di Montecitorio”. Oggi il Fatto ha sentito Gianfranco Mascia, promotore del Popolo Viola, che conferma quei dubbi. Qui un’analisi interessante di Valigia Blu.
La Rete inizia a smascherare SpiderTruman. Che è la prima operazione online del Popolo Viola in vista di un autunno di mobilitazione politica. Ieri sul blog l’ex precario della Casta ha scritto un post in cui prometteva di rivelare la sua vera identità, ma che in realtà, oltre a ribadire l’anonimato, ricalcava ampi stralci di quanto aveva scritto un clone del collettivo di San Precario alla vigilia del NoBDay del 2009. A scoprire le analogie è stato Pasquale Videtta che sul suo profilo Facebook ha messo a confronto i due testi.
Anche il NoBDay è stata un’idea targata Popolo Viola, lo stesso che per primo sulla sua pagina Facebook ha dato l’annuncio delle pubblicazioni di SpiderTruman e che due giorni dopo ha annunciato la mobilitazione “Piazza Pulita” che si svolgerà a Roma il 10 e 11 settembre. Una serie di coincidenze che si collocano nel quadro più ampio dell’“autunno caldo” di cui il portavoce Gianfranco Mascia aveva già parlato a ilfattoquotidiano.it per il lancio dell’Appello arancione.
A lui, dunque, chiediamo chi si nasconda dietro il blogger. “Non è rilevante attribuire un nome reale a Spider Truman – spiega Mascia – perché la sua storia è verosimile. E’ più importante certificare la veridicità delle sue denunce anziché rincorrere il gossip”. Il portavoce, senza chiarire i nostri dubbi sull’identità dell’utente anticasta, spiega che le sue “rivelazioni” su Facebook sono il primo tassello di un progetto più ampio che, da qui a settembre, “porterà alla luce altri precari sfruttati da altre Caste. Dopo quella della politica, seguiranno quella dei giornalisti, dei sindacati e tante altre”. Una sequela di denunce su cui il Popolo Viola non vuole mettere il cappello, ma per le quali si impegna a fare cassa di risonanza.