Steve Jobs e il monopolio della musica
Il fondatore di Apple dovrà rispondere ai legali che lo accusano di aver sbarrato la strada alla concorrenza
Steve Jobs dovrà rispondere ad alcune domande legate a una causa legale contro Apple, accusata di aver instaurato in questi anni un monopolio nella distribuzione di musica digitale attraverso iTunes e i propri dispositivi per la riproduzione della musica come gli iPod. La decisione è stata assunta ieri dal giudice Howard Lloyd della Corte distrettuale della California settentrionale. I promotori della causa potranno interrogare Jobs per due ore.
Il giudice ha comunque specificato che le domande potranno essere unicamente legate ai cambiamenti che Apple ha apportato a partire dall’ottobre del 2004 a iTunes. All’epoca il software venne modificato per impedire che sugli iPod potessero essere riprodotti i file musicali del sistema concorrente RealNetworks. «La Corte ritiene che Jobs abbia conoscenze uniche e di prima mano sui problemi al centro della disputa legale sulla vicenda RealNetworks» si legge nella decisione del giudice.
Come accade quasi sempre nel caso delle dispute legali, Apple non ha rilasciato alcun commento sulla questione. La causa risale al 2005 e fu intentata da Thomas Slattery, che decise di organizzare una class action a nome dei consumatori che ritenevano di essere limitati nelle loro possibilità di scelta per lo strettissimo legame tecnologico tra iPod e iTunes.
Slattery denunciò il caso all’antitrust, accusando Apple di utilizzare un sistema di protezione di file musicali chiamato FairPlay che di fatto rendeva i file riproducibili solamente sugli iPod e non sui lettori musicali di altri produttori. Questo sistema rendeva anche difficile la riproduzione dei file musicali acquistati dagli altri store online, si legge nell’azione legale di Slattery.
Nel 2004 la società RealNetworks annunciò il lancio di Harmony, un sistema che avrebbe permesso di vendere musica da riprodurre sugli iPod, al posto di iTunes. Apple corse ai ripari modificando FairPlay e rendendo di fatto inutilizzabile Harmony, si legge nella documentazione fornita ai magistrati. Poco tempo dopo, i file musicali acquistati su RealNetworks divennero inutilizzabili sugli iPod.
I legali di Slattery potranno fare domande a Jobs sulla vicenda, ma solamente sulle accuse legate alla possibilità di creare un monopolio attraverso l’aggiornamento di FairPlay, che tagliò fuori la concorrenza. Alcune accuse, invece, sono decadute in seguito alla decisione di Apple e delle case discografiche di vendere i file musicali senza particolari protezioni, cosa che ha attenuato lo stretto legame tra iPod e iTunes.