Emergenza estiva: talkshow politici d’agosto?
In Rai si discute se la crisi nel PdL possa far tornare dalle vacanze Ballarò e Porta a porta
Aggiornamento delle 16,00: Giovanni Floris si dice “pronto”, riporta l’Ansa. «Noi siamo pronti: se ci danno il via libera Ballarò è pronta da andare in onda martedì. D’intesa con la rete abbiamo chiesto di fare uno speciale perché ci sembra che il momento politico lo meriti». «Va benissimo che vadano in onda anche gli approfondimenti dei tg: non siamo mai stati nè noi nè gli approfondimenti dei tg alternativi l’uno all’altro»
Poco fa la Rai ha diffuso un comunicato in cui il direttore generale Mauro Masi convoca per lunedì alle 11 in viale Mazzini i direttori di Tg1, Tg2, Tg3, Tgr, Rainews e Gr Radio Rai “per un approfondimento sugli impegni della comunicazione del gestore del servizio pubblico radiotelevisivo in relazione agli sviluppi della situazione politica nazionale”. L’annuncio segue una serie di interventi e agitazioni delle ultime 24 ore, a proposito della necessità o meno che il servizio pubblico radiotelevisivo si occupi dell’emergenza politica nata dalla scissione nel PdL con i mezzi adeguati.
Significa, ovvero, rimettere in palinsesto i programmi “di approfondimento” dedicati alla politica, come Ballarò e Porta a porta (Annozero, considerate le complicazioni, non è stato menzionato finora). La possibilità era stata suggerita dal consigliere di amministrazione Rai Rizzo Nervo e approvata pubblicamente da più parti politiche, come il deputato del PD Roberto Giachetti:
«La Rai raccolga la sollecitazione del consigliere Rizzo Nervo di richiamare dalle vacanze l’approfondimento informativo, da Ballarò a Porta a Porta, vista la delicatissima situazione politica-istituzionale di queste ore. Non è pensabile che, mentre avvengono fatti politici rilevantissimi come la crisi della maggioranza, l’offerta informativa dell’azienda pubblica resti al minimo sindacale. Le richieste avanzate da diversi direttori di rete, così come le giuste rimostranze dei Radicali, devono essere raccolte dai vertici Rai».
Si erano fatti i nomi di Ballarò e Porta a Porta, ma Bruno Vespa ha già risposto ritenendo difficilmente praticabile il progetto ma mostrando di volersi mettere di traverso alla sua attuazione non solo per quel che lo riguarda:
«Purtroppo per noi il problema non si pone, visto che, come è noto, non esiste al momento una redazione, perchè i contratti sono scaduti all’inizio di giugno e riprenderanno all’inizio di settembre. Mi sorprende che altre trasmissioni possano avere un trattamento diverso».
Il sindacato Rai è intervenuto altrettanto criticamente, implicando che non c’è bisogno di coinvolgere altri nell’informazione sulla crisi politica quando ci sono già i telegiornali che lo fanno benissimo.
«Alla direzione generale, che sta valutando la possibilità di modificare i palinsesti per mandare in onda edizioni speciali di Ballarò e Porta a Porta, e al consigliere Rizzo Nervo che ha lanciato la proposta ricordiamo che, a differenza dei programmi di informazione di rete, i telegiornali non sono in ferie. L’informazione sui delicati avvenimenti politici sono stati garantiti finora dai giornalisti delle testate Rai. Ci chiediamo perchè non affidare loro spazi di approfondimento dando la possibilità di andare oltre l’inevitabile sintesi dei tg».